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Davide
Pianezze
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KOROWAI - Gli ultimi cannibali
HUAORANI - Viaggio nella
preistoria
Docente Master Nikon School dal 2014
I primi scatti li ho realizzati nel 1980, quando all’età di undici anni presi in “prestito” da mio padre una polaroid e iniziai a intasarla di povere e sabbia, sperimentando ai bordi di una pista di motocross.
Realizzai quindi che il mio posto non era al di fuori delle piste ma dentro, a cavallo delle moto, almeno per qualche tempo. Alla fine degli anni novanta ho nuovamente invertito i ruoli, lasciando la manopola dell’acceleratore per impugnare una Nikon F90x.
Intanto anche il mio interesse per le competizioni e per i motori iniziava a subire una mutazione, trasformandosi in passione per i viaggi e per la ricerca di tutto ciò che si trovava oltre la linea dell’orizzonte. Le esperienze maturate in quegli anni, soprattutto in ambito fuoristradistico e meccanico, si rivelarono provvidenziali quando mi trovai a viaggiare in solitaria nelle regioni più remote del pianeta.
Come risposta alla domanda “quali le qualità e quali le competenze principali per diventare fotoreporter”, rispondo sempre che se non avessi saputo riparare il mio mezzo, la mia carriera (e non solo…) sarebbe terminata nei deserti dell’altipiano andino prima ancora di poter inviare in redazione le primissime immagini realizzate come fotografo professionista.
Per iniziare l’attività di fotografo naturalista, nel 2002 ho attivato a una collaborazione diretta con le guide del Delta dell'Okavango, in Botswana, per studiare il comportamento degli animali, ritenendo come base fondamentale della fotografia la conoscenza approfondita di ogni argomento specifico.
Contemporaneamente, in Italia, partecipavo a diversi progetti editoriali con l'amico Mauro Burzio (fotografo e antropologo riconosciuto a livello internazionale), lavorando a pubblicazioni in ambito naturalistico e antropologico.
Nel 2005 inizio a dedicarmi esclusivamente, e in modo autonomo, al reportage di viaggio, concentrando inizialmente ricerche e attività in Sud America, Africa Australe e Mongolia.
Dal 2006 entro a far parte del gruppo NPS come fotografo ufficiale Nikon.
Nel 2007 fondo il gruppo Nomadphotographers,
coinvolgendo gli amici/colleghi Mauro Burzio ed
Edoardo Miola.
In quell'anno, accompagno anche il mio primo viaggio fotografico (in Mongolia) al fianco del Paleontologo Marco Ciglieri. Sono stato uno dei primi fotografi italiani a proporre viaggi in tutto il mondo il cui tema principale è la fotografia in tutte le sue sfaccettature (non solo fotografia intesa come semplice immagine ma anche approfondimento dei temi trattati), offrendo uno stile che prende le distanze da quello classico del turismo per proporre quello del fotoreportage.
Tra il 2007 e il 2019 per soddisfare una clientela sempre più attenta e appassionata, ho aggiunto nuovi programmi dedicati ai viaggi fotografici che in ordine cronologico hanno come destinazioni i seguenti paesi: Sud Africa, Patagonia, Namibia, Botswana, Zimbabwe, Uganda, Ande di Argentina, Bolivia e Cile, Marocco, Brasile, USA, Galapagos, Ecuador, Nord del Perù.
Nel 2008 ho iniziato una collaborazione con il Politecnico di Torino, dove tengo regolarmente workshop dedicati al fotoreportage.
Nel 2009, insieme a Edoardo Miola, ho iniziato un progetto fotografico in Africa australe, attraversando Sud Africa, Lesotho, Swaziland e Namibia, che ho continuato l'anno successivo, ma viaggiando in solitaria, attraversando Sud Africa, Botswana, Namibia, Zimbabwe, Zambia, Malawi e Mozambico.
Nel 2014 per specializzarmi nel campo dell’etologia partecipo ai corsi di formazione per le guide del Botswana presso il Mashatu Camp (organizzazione Ecotraining).
Per i miei più recenti fotoreportage ha scelto alcuni dei luoghi più remoti della Terra, dove ho viaggiato in solitaria in cerca di popolazioni indigene che vivono in totale isolamento dal resto dell’umanità seguendo stili e tradizioni ancestrali, tra questi i korowai in Papua e i huaorani in Amazzonia ecuadoriana.
Nel 2017 per il centenario della Nikon in Italia sono stato inserito, come uno dei 100 fotografi più rappresentativi degli ultimi 100 anni, nel volume fotografico celebrativo "IT'S A NIKON IT'S AN ICON".
Ho pubblicato i libri fotografici “Chile Panamericana 5” - Editrice Velar; “Mongolia“ - Editrice Velar; “Mongolia“ editrice Munkhiin Group – quest’ultimo vincitore nel 2010 del premio APPA AWARDS assegna al miglior libro fotografico pubblicato nell’anno in Asia.
Le mie foto sono state utilizzate per diverse campagne pubblicitarie, tra le quali: Ente del Turismo della Norvegia, Ministero dell'Ambiente Italiano, Polaroid.
Ho collaborato con diverse riviste dedicate al turismo e alla natura, tra le quali: Voyage, Die Welt, Woman Spain, Le Figarò, La nostra Africa, Io Donna, La Rivista della Natura.
Ho realizzato numerose mostre fotografiche, sia personali che collettive, esposte in diverse città italiane.
Le mie opere sono commercializzate da Paola Meliga Gallery.
I lunghi periodi di viaggio dedicati alla realizzazione di libri fotografici e reportage, la conseguente conoscenza approfondita dei territori, le numerose collaborazioni con esperti e studiosi in diversi ambiti quali: antropologia, paleontologia, geologia, entomologia e etologia, i contatti diretti con organizzazioni e soprattutto con la gente locale, mi permettono di elaborare itinerari di viaggio specifici che offro agli appassionati di fotografia e che accompagno personalmente da oltre tredici anni.
La mia filosofia di viaggio è evitare i circuiti turistici e prendere le distanze dai ritmi standard imposti dai tour operator, in modo da evitare la massa. Tra le priorità, gli incontri casuali, in quanto unici, che spesso rappresentano la vera essenza del viaggio. Il mio modus itinerandi è un mix di avventura e comfort, organizzazione meticolosa e spazio all’improvvisazione. Infine, una ricerca maniacale dedicata a orari e luoghi per trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
I viaggi fotografici rappresentano da tempo la quasi totalità della mia attività in quanto, per natura, preferisco concentrare tutte le mie energie in una sola direzione al fine di raggiungere il massimo risultato.